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Luglio 30, 2024

Furti alle casse self-service dei supermercati

Articolo scritto da : La squadra di Veesion
Tempo di lettura : 4 min
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Negli ultimi anni, le casse self-service sono comparse nei supermercati, diventando una presenza comune nei nostri negozi. Queste casse offrono vantaggi evidenti, come il risparmio di tempo per i consumatori e la riduzione dei costi del personale per le aziende. Tuttavia, presentano anche un problema: attirano i ladri. Scopri come alcune persone riescono a rubare utilizzando le casse self-service dei supermercati.

Diverse tecniche di furto nei supermercati

Oltre alle casse tradizionali con personale di cassa o hostess, la maggior parte dei supermercati è dotata di sistemi di scansione manuale: i clienti fanno la spesa e scansionano da soli i prodotti mentre li mettono nel carrello o nella borsa. Da qualche anno, hanno fatto la loro comparsa le casse automatiche: i clienti sono completamente autonomi e scansionano da soli i prodotti alla cassa self-service. Alcune persone però in questo modo, sono maggiormente tentate di rubare i prodotti.

Le tecniche disponibili sono molteplici:

Occultamento

È la tecnica di furto più comune. Nascondere gli articoli per non doverli pagare. Per riuscirci, ai ladri non manca la fantasia. Non è raro trovare persone che nascondono i prodotti nel fondo della borsa, o addirittura in un doppio fondo o tra due borse della spesa, nei vestiti, ma anche nei passeggini dei bambini.

La tecnica della borsa di metallo

I malintenzionati possono anche decidere di pianificare il furto in anticipo. Uno degli esempi più evidenti è la borsa di metallo. Lo scopo di questo tipo di borsa è quello di evitare che i sistemi di allarme del negozio si attivino se gli articoli rubati sono dotati di dispositivi antifurto. Rivestendo l'interno della borsa con uno strato di alluminio, un metallo che blocca la trasmissione dei segnali emessi e ricevuti dai varchi di sicurezza, i ladri passano attraverso la cassa automatica senza destare i sospetti delle guardie di sicurezza o far scattare il minimo allarme. Allo stesso modo, un magnete posizionato sul fondo di una borsa o di un sacchetto della spesa avrà lo stesso effetto di disturbare le onde elettromagnetiche. Esistono anche piccole scatole appositamente progettate per disturbare tutti i tipi di segnali, in modo da funzionare insieme a un dispositivo antifurto.

"Dimenticanza"

È uno strano paradosso: si dice che i prodotti più rubati siano stati "dimenticati" dai clienti. Eppure si tratta di taccheggio. Se è difficile, se non impossibile, non mettere tutti gli articoli sul tappeto della cassa senza che la cassiera se ne accorga, con una cassa self-service è quasi un gioco da ragazzi. È molto più facile lasciare deliberatamente uno o più articoli in fondo alla borsa della spesa, soprattutto se non ci sono serrature.

Il metodo del "trucco della banana"

Questo trucco consiste nel pesare un articolo su una bilancia per frutta e verdura e spacciarlo per un altro grazie all'etichetta. 5 kg di finferli (funghi girolles) possono improvvisamente trasformarsi in 5 kg di carote, con un evidente vantaggio economico. È un trucco che non funzionerebbe in una cassa tradizionale, ma che viene sempre più spesso sperimentato da alcuni alle casse self-service. C'è una variante: alcuni clienti possono pesare la frutta o la verdura, attaccare l'etichetta corrispondente e poi aggiungere i prodotti dopo la pesatura. Si tratta di un vero e proprio taccheggio.

Cambiare le etichette

Un altro metodo utilizzato dai disonesti è quello di scambiare le etichette. Non è raro che si applichi l'etichetta di un prodotto più economico sul codice a barre di un articolo più costoso, come una bottiglia di vino o un pezzo di carne ricercato. Anche in questo caso, la tecnica può funzionare solo alla cassa automatica e non davanti al personale del supermercato.

Processo per taccheggio

Secondo la legge italiana e gli articoli 624 e 625 del Codice Penale, il taccheggio è considerato un furto semplice. Comporta una pena massima di 6 anni di reclusione e una multa di 1.032 euro. Se il furto è commesso con destrezza o con violenza sulle cose, la pena può essere aumentata. Il furto aggravato, infatti, prevede pene più severe, fino a 10 anni di reclusione e multe più elevate, a seconda delle circostanze aggravanti, come l'uso di armi o la partecipazione di più persone.

Il taccheggio sarà quindi registrato nel casellario giudiziario dell'autore del reato.

Tuttavia, il responsabile della sicurezza o il proprietario del negozio possono decidere di risolvere la questione in via extragiudiziale. La persona che ha commesso il furto dovrà pagare gli articoli rubati e potrà essere inserita nell'archivio interno del negozio.

Videosorveglianza intelligente per prevenire i furti

La videosorveglianza è un modo per ridurre il rischio di furto alle casse self-service. Tuttavia, i sistemi tradizionali non sono in grado di rilevare un prodotto che non è stato rimosso dalla borsa del cliente. Ecco perché la videosorveglianza intelligente rappresenta una soluzione efficace nella lotta alle differenze inventariali dovute ai furti. Abbinata alle telecamere tradizionali già presenti nel negozio, la videosorveglianza intelligente utilizza l'intelligenza artificiale per rilevare in tempo reale comportamenti sospetti o anomali, in particolare gli atti di furto.

In Veesion abbiamo sviluppato un software che utilizza algoritmi per rilevare gesti di furto, anche se non è ancora in grado di rilevare i furti alle casse automatiche. Il software analizza continuamente il flusso video e invia una notifica ai responsabili del negozio e della sicurezza in caso di gesti sospetti. Questi ultimi possono decidere se intervenire o meno.

È una soluzione all'avanguardia che rispetta l'identità delle persone, perché non si basa sul riconoscimento facciale.

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