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Dicembre 25, 2023

Aiuti finanziari per l’installazione di telecamere di sorveglianza

Article written by: La squadra di Veesion

Le telecamere di videosorveglianza aiutano a ridurre il rischio di furti, garantendo la sicurezza di beni, persone e spazi pubblici. Questi dispositivi avanzati possono rappresentare un investimento significativo per aziende, enti pubblici e privati. Esistono aiuti finanziari per l’installazione di tali sistemi. L’articolo fornisce informazioni su chi è idoneo a ricevere aiuti, come fare domanda e il costo finale dell’installazione di un sistema di videosorveglianza, rispondendo a tutte le domande più comuni sull’argomento.

Aiuti finanziari per l’installazione di telecamere di sorveglianza

Volete installare un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza della vostra azienda, dei vostri dipendenti, dei vostri locali o della vostra casa? Prima di installare un sistema di videosorveglianza, è necessario richiedere le dovute autorizzazioni, eccetto per i privati. L’installazione può procedere solo dopo aver completato questa fase. È consigliato confrontare i costi e consultare professionisti del settore prima dell’installazione. Sei preoccupato del costo? Considera che gli impianti di video-protezione possono essere costosi, ma esistono aiuti finanziari statali che possono supportarti nel tuo progetto.

Aiuto delle autorità locali

La Legge di Bilancio 2023 mantiene la possibilità di dedurre fiscalmente il 50% delle spese per l’acquisto o il rinnovo di sistemi di allarme e videosorveglianza. Questo permette ai contribuenti di beneficiare di un significativo risparmio fiscale sull’installazione di tali impianti di sicurezza.

Le sovvenzioni del Viminale

Il Ministero dell’Interno italiano ha destinato 36 milioni di euro ai Comuni per rafforzare la sicurezza urbana attraverso 478 progetti di videosorveglianza. Il decreto firmato dal Ministro approva i finanziamenti per il 2022, riconoscendo l’importanza della videosorveglianza nell’aumentare gli standard di sicurezza. Questo sostegno finanziario è inteso a estendere la copertura dei sistemi di sorveglianza, rispondendo alle richieste dei Sindaci e contribuendo alla prevenzione e contrasto della criminalità nelle aree urbane e nei comuni più piccoli.
Per la presentazione di progetti per i fondi di videosorveglianza, i comuni dovevano prima firmare un “patto per la sicurezza” con la prefettura competente e ottenere l’approvazione del progetto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Inoltre, i comuni richiedenti dovevano impegnarsi a inserire nel loro bilancio le risorse per la manutenzione degli impianti futuri e non dovevano aver ricevuto finanziamenti di questa tipologia nelle ultime tre procedure.

Attività a forte rischio

Per l’autorizzazione all’installazione di videocamere, gli uffici si baseranno sugli aspetti tecnici dell’impianto presentati dal datore di lavoro. Questa procedura semplificata nasce per facilitare l’installazione anche nelle piccole aziende senza rappresentanza sindacale, alleggerendo il carico degli ispettori per concentrarsi su lavoro sommerso e sicurezza. L’aumento esponenziale delle richieste e la diffusione di sistemi economici in piccoli esercizi commerciali senza rappresentanze sindacali hanno reso questa semplificazione indispensabile.

Gli aiuti destinati ai privati

Il bonus sicurezza 2023, parte del bonus ristrutturazione, consente una detrazione del 50% su lavori di sicurezza come: rafforzamento o installazione di cancellate, recinzioni, grate, porte blindate, serrature, lucchetti, spioncini, rilevatori di apertura, saracinesche, tapparelle metalliche, vetri antisfondamento, casseforti a muro, fotocamere, cineprese, e dispositivi antifurto. È per prevenire reati come furto o aggressione. La detrazione si applica su 10 anni, con un rimborso annuale del 10% della spesa totale detraibile.
Il bonus videosorveglianza è accessibile a tutti i contribuenti soggetti all’imposta sui redditi (IRPEF o IRES), sia che risiedano in Italia sia che non vi risiedano. Questo rende il bonus disponibile a un’ampia gamma di persone, indipendentemente dal loro luogo di residenza

Richiesta di aiuto per l’installazione della videosorveglianza

Come presentare la richiesta

Le regole del bonus videosorveglianza rimangono simili a quelle del 2018. Il bonus è fornito come credito d’imposta, da indicare nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo al pagamento, eseguito tramite bonifico parlante. Il pagamento può avvenire anche con bonifico bancario o postale, ma deve provenire dal conto del richiedente. È cruciale inserire correttamente tutti i dati richiesti, inclusi quelli catastali dell’immobile e i dettagli della fattura. Se il richiedente non è proprietario dell’immobile, va allegato l’atto di diritto d’uso. Per il bonus fiscale 2022, vanno allegati anche i pagamenti IMU e/o TARI.
Fra i documenti da presentare ci sono:

  • Dati anagrafici;
  • Codice fiscale;
  • Estremi e dettagli della fattura.

Iniziative di Sicurezza nelle Tabaccherie: Protocolli e Collaborazione con le Forze dell’Ordine

Le tabaccherie, affrontando da anni problemi di sicurezza, hanno attuato protocolli di sicurezza in collaborazione con il Ministero dell’Interno. Questi protocolli, spesso implementati localmente dalle Prefetture, mirano a rafforzare la sinergia tra le Forze dell’Ordine e il settore dei tabaccai, enfatizzando la prevenzione. Recentemente, è stata avviata l’aggiornamento di un Protocollo d’Intesa per combattere la criminalità nelle tabaccherie, promuovendo una collaborazione continuativa tra il Ministero dell’Interno e le associazioni di categoria. Un elemento chiave di queste strategie è l’uso di sistemi di videosorveglianza, che servono a incrementare la sicurezza e a proteggere contro atti criminosi.

Richieste da parte di privati

Diverse amministrazioni locali offrono sovvenzioni per l’acquisto di sistemi di sicurezza. Per verificare l’idoneità della propria richiesta, è sufficiente contattare il proprio comune.

Costi degli impianti di videosorveglianza

Il costo di un sistema di videosorveglianza dipende dal numero di telecamere, dalla loro qualità e dalle eventuali opzioni aggiuntive. Anche i costi di installazione e manutenzione devono essere considerati. Tuttavia, i costi variano a seconda che il sistema sia destinato a un privato o a un professionista.
I costi per i sistemi di videoprotezione per privati, precedentemente elevati, sono diminuiti nel corso degli anni, rendendoli più accessibili a un pubblico più ampio. Esistono soluzioni di base a partire da 50 euro, mentre i sistemi più avanzati possono costare fino a 5000 euro. Inoltre, il prezzo varia a seconda che si scelga un sistema di videosorveglianza cablato o connesso:

  • Kit di videosorveglianza con webcam: da 50 a 200 €;
  • Sistema con 1-2 telecamere IP (collegate a Internet): da 500 a 1000 €;
  • Sistema con 4 telecamere a sistema analogico (cablate): da 500 a 1000 €;
  • Sistema da 4 a 10 telecamere IP: da 2500 a 5000 €.

Prevedi inoltre da 200 a 500 € per l’installazione professionale dell’attrezzatura. Una volta ottenuti i preventivi, invia velocemente la tua richiesta di assistenza per l’installazione del sistema di videosorveglianza.

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