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Agosto 18, 2023

La legge in materia di videosorveglianza in farmacia: tutto quello che c’è da sapere

Article written by: La squadra di Veesion

In Francia le telecamere di sicurezza sono soggette a regole severe. Cosa dice la legge sulla videosorveglianza in farmacia? Il settore farmaceutico non fa eccezione. In questo articolo vi spieghiamo perché questo sistema di sicurezza è soggetto a una regolamentazione e quali sono i vostri diritti.

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Perché i sistemi di videosorveglianza sono regolamentati?

Le telecamere di sorveglianza contribuiscono a limitare le differenze inventariali e gli atti dolosi nelle farmacie. Se a questo si aggiunge il software Veesion e l’intelligenza artificiale, si ottiene un notevole miglioramento della sicurezza delle farmacie e per i farmacisti. Tuttavia, l’uso di questo dispositivo di sicurezza deve essere supervisionato per garantire la protezione di tutti.

La videosorveglianza viene utilizzata per filmare l’interno di una farmacia giorno e notte, in modo da registrare tutto ciò che accade all’interno della stessa. Il personale e i clienti che entrano nella struttura vengono ripresi. Questa registrazione video può essere considerata una violazione della privacy.

L’obiettivo della normativa è quello di proteggere i dati delle persone riprese nelle farmacie e nei luoghi pubblici. Esiste per prevenire gli eccessi e l’uso delle immagini per scopi diversi da quelli previsti dalla legge.

Guida dettagliata alla legge sulla videosorveglianza in farmacia

Volete prevenire i furti di medicinali e limitare le differenze inventariali nella vostra farmacia con l’uso delle telecamere? Scoprite punto per punto la normativa sulla videosorveglianza in farmacia.

Ottenere l’autorizzazione dal prefetto del dipartimento

Le telecamere installate in farmacia riprendono luoghi aperti al pubblico, quindi devono essere autorizzate dal prefetto locale.

La procedura è semplice: basta compilare un modulo di richiesta per l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Il modulo può essere scaricato dal sito web del Ministero dell’Interno o richiesto alla prefettura locale.

L’autorizzazione rilasciata è valida per una durata di 5 anni ed è rinnovabile (articolo L.252-4 del CSI). Dopo il suo ottenimento, il responsabile della farmacia e del sistema di sicurezza deve dichiararne la messa in funzione alla prefettura.

Informare la CNIL della presenza di telecamere in farmacia

In base alla legge sulla videosorveglianza in farmacia, il titolare è tenuto a informare la CNIL (Commission Nationale de l’Information et des Libertés, Commissione nazionale dell’informatica e delle libertà) dell’installazione di telecamere nella sua struttura.

Questo obbligo consente alla CNIL di controllare la legalità dei dispositivi di sorveglianza. Inoltre, garantisce la protezione dei dati personali dei clienti e dei farmacisti.

Limitare le aree sorvegliate dalle telecamere

Le telecamere di sorveglianza possono riprendere le aree di circolazione e gli scaffali della farmacia, ma non devono invadere la privacy dei clienti. Non possono quindi essere installate in aree private come i bagni.

Inoltre, questo dispositivo di sicurezza non può essere utilizzato per verificare che il personale e i farmacisti svolgano correttamente il proprio lavoro. Tuttavia, è possibile proteggere la farmacia dai furti puntando la telecamera di sorveglianza verso la cassa.

È semplice: le aree sorvegliate dalle telecamere devono presentare necessariamente un rischio reale per la sicurezza. Devono essere chiaramente delimitate per evitare abusi.

Si noti che è possibile proteggere le immediate vicinanze della farmacia installando le telecamere di protezione sulla strada pubblica. A tal fine, è necessario informare il sindaco del proprio comune e ottenere l’autorizzazione delle autorità pubbliche competenti (articolo L.251-2 del CSI).

Segnalare il sistema di videosorveglianza della farmacia

La prima regola consiste nell’informare chiaramente e in maniera leggibile in merito alla presenza di telecamere di videosorveglianza nella farmacia.

La struttura deve quindi esporre cartelli che riportino il pittogramma di una telecamera e che indichino varie informazioni:

  • il diritto di accesso alle immagini;
  • le finalità della sorveglianza;
  • la durata della conservazione dei video;
  • l’esistenza di diritti di protezione dei dati;
  • il nome del responsabile della protezione dei dati;
  • il diritto di presentare un reclamo presso la CNIL e le informazioni di contatto.
  • La trasparenza è d’obbligo. Il personale e i visitatori della farmacia possono essere filmati, ma devono essere informati.

    Conservare le immagini e i video per un periodo limitato

    La durata di conservazione delle immagini è limitata. Come indicato dalla CNIL, dipende dal caso e viene specificata nell’ordinanza prefettizia di autorizzazione. Non può superare i 30 giorni, in conformità con l’articolo L.252-3 del CSI.

    Garantire il diritto di accesso e mettere in sicurezza le immagini raccolte

    Le immagini e i video registrati non devono essere accessibili a tutti i dipendenti della farmacia o ai clienti. Solo le persone autorizzate e indicate nell’autorizzazione prefettizia possono consultarle nell’ambito delle loro funzioni. Spesso si tratta dei responsabili della sicurezza, degli agenti addetti alla sicurezza e del direttore della farmacia.

    Tuttavia, le persone che sono state filmate all’interno della farmacia godono di un diritto di accesso alle immagini. Devono quindi poter accedere a quelle che le riguardano, nel rispetto dei diritti dei terzi.

    È necessario tenere un registro preciso di ogni registrazione effettuata e della data esatta di distruzione. In caso di procedimenti giudiziari, è possibile inserire la data in cui le immagini sono state inviate al pubblico ministero.

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